Oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, riflettiamo sull’importanza del benessere psicologico e sulla crescente necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema spesso trascurato o stigmatizzato.
Secondo uno studio dell’Unicef, un adolescente su 7 ha un problema di salute mentale diagnosticato. La Società italiana di psichiatria sottolinea che, nei tre anni di pandemia, le diagnosi di disturbi psichici sono cresciute del 30%. In Italia una persona su 3 manifesta sintomi depressivi e 6 persone su 10 affermano di convivere con un disagio psicologico. Questi dati sono allarmanti, soprattutto se si considera che la generazione Z è particolarmente vulnerabile, con il suicidio come seconda causa di morte.
Eppure, in un’epoca in cui lo stress, l’ansia e la depressione sono sempre più diffusi, molte persone soffrono in silenzio, spesso per paura di essere giudicate o incomprese. Ad aggravare il quadro, le istituzioni italiane non stanno investendo adeguatamente nella salute mentale, con fondi in calo ogni anno e lontanissimi non solo dal 10% della spesa del Fondo Sanitario promosso dall’Unione europea, ma anche dallo standard minimo del 5%.
Questa giornata ci ricorda l’essenzialità di prendersi cura della propria mente e di cercare aiuto quando necessario. Non c’è vergogna nel chiedere sostegno o nel riconoscere di avere bisogno di una pausa. Ricordiamoci di essere gentili con noi stessi e con gli altri, perché ogni gesto di gentilezza può fare una grande differenza nella vita di qualcuno.
Impegniamoci a diffondere consapevolezza, a combattere lo stigma associato alle malattie mentali e a creare un ambiente in cui tutti possano sentirsi sicuri nel parlare dei propri problemi. La salute mentale riguarda tutti noi e prendersi cura della propria mente è un atto di amore verso sé stessi e verso gli altri.