Meglio tardi che mai…
La Commissione europea, sollecitata da una petizione presentata da Animal Equality e supportata da numerosi europarlamentari, ha pubblicamente ammesso che “la selezione genetica effettuata sui polli broiler a rapido accrescimento allevati per la loro carne ha ripercussioni disastrose sulla qualità di vita dei polli. Questa situazione si pone in grave contrasto sia con l’articolo 13 del Trattato di Lisbona, che riconosce gli animali quali esseri senzienti e quindi meritevoli di tutela, sia con la Direttiva europea 98/58/CE”.
La Commissione starebbe ora valutando anche le possibilità di intervento per affrontare le conseguenze negative che simili allevanenti comportano nell’ambito della revisione della legislazione sul benessere degli animali allevati, prevista entro il 2023. Questo perché, come ricordano i rappresentanti di Animal Equality, la crescita di questi polli NON procede di pari passo con lo sviluppo dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio e scheletrico: questa condizione causa loro numerosi scompensi e malattie, fino a portarli spesso alla morte precoce in allevamento, senza cure e tra atroci sofferenze.
In Italia i polli macellati sono più di 550 milioni ogni anno e ben il 98% di questi sono a rapido accrescimento.
È ora di porre fine a questa barbarie!