Soltanto lo scorso settembre la premier Giorgia Meloni aveva dichiarato che occorreva “prevedere lo stanziamento di risorse strutturali per permettere ai giovani di non vedere la richiesta per il Servizio Civile rigettata per mancanza di risorse”.
Oggi, dopo quattro mesi e una pessima manovra finanziaria, si scoprono gli altarini.
Come denunciato al Fatto Quotidiano da Laura Milani, presidente della Conferenza nazionale enti per il servizio civile, assistiamo a un taglio drastico di fondi, pari a 200 milioni di euro.
Sì, perché nel 2022 ai 311 milioni previsti in manovra si erano sommati i 217 del PNRR, mentre per il 2023 la Legge di Bilancio ne ha stanziati solamente 111, più 216 di risorse europee.
In numeri, significa che soltanto 55 mila giovani vedranno accettata la propria domanda, contro i 71 mila del 2022.
Una situazione che andrà ad aggravarsi ulteriormente nel 2024 e 2025, quando si scenderà ancora, arrivando addirittura a 25 mila.
Nel frattempo, mentre i nostri giovani sono abbandonati a loro stessi, il governo continua ad aumentare le spese militari…