Titolo | CSR 2023-2027. Partecipazione a regimi di qualità (SRG03) |
Ente finanziatore | Regione Piemonte |
Obiettivi ed impatto attesi | L’intervento è finalizzato a: • favorire il sistema produttivo e l’economia del territorio; • tutelare l’ambiente, perché il legame indissolubile con il territorio di origine esige la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità; • sostenere la coesione sociale dell’intera comunità; • dare maggiori garanzie ai consumatori con un livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare più elevato rispetto ad altri prodotti; • promuovere l’aggregazione delle imprese e favorire la concentrazione dell’offerta • rafforzare i sistemi di certificazione, regimi di qualità riconosciuta, sistemi di • etichettatura volontaria, per aumentare la qualità, la sostenibilità e il benessere animale, favorendo la partecipazione delle imprese delle filiere agroalimentari e rafforzando il ruolo delle OP e dei Consorzi di Tutela; • garantire con le certificazioni di qualità, ognuna con i propri disciplinari, standard di qualità riconosciuti, contribuendo ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza dei consumatori rispetto all’origine dei prodotti e ai sistemi o modelli produttivi. |
Criteri di eleggibilità | Sono beneficiari dell’intervento le aziende singole o forme associative degli agricoltori di nuova costituzione o già esistenti, qualsiasi natura giuridica, che aderiscono a regimi di qualità istituiti dall’Unione Europea, dallo Stato membro e dalle Regioni. L’imprenditore agricolo e gli agricoltori che fanno parte delle forme associative, per poter essere il destinatari finali dell’intervento, devono partecipare per la prima volta ai regimi di qualità ammissibili o devono aver partecipato ai medesimi regimi nei cinque anni precedenti alla presentazione della domanda di sostegno; Le OP, AOP e i Consorzi di tutela devono essere riconosciuti ai sensi della pertinente normativa nazionale e regionale. Non sono previsti criteri di ammissibilità legati alla zona di ubicazione delle aziende agricole. Sono pertanto ammissibili al sostegno tutte le imprese agricole ubicate e operanti sul territorio regionale. Coloro che intendono presentare la domanda di sostegno devono aver costituito il fascicolo aziendale, ai sensi del D. lgs n. 173/98 e del DPR n. 503/99, presso un Centro autorizzato di assistenza in agricoltura (CAA) o presso la Direzione Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, essersi iscritti all’Anagrafe Agricola del Piemonte (contestualmente alla costituzione del fascicolo) e aver validato i dati alla data di presentazione della domanda. |
Contributo finanziario
| La dotazione finanziaria prevista per l’attuazione di questo bando per l’anno 2023 è fissata in Euro 1.100.000,00, di cui: • 447.700,00 euro a carico del FEASR (40,70% del totale); • 456.610,00 euro a carico dello Stato (41,51% del totale); • 195.690,00 euro a carico della Regione Piemonte (17,79% del totale). Qualora si rendessero disponibili risorse finanziarie risorse finanziarie provenienti da economie accertate a seguito di istruttoria o da ulteriori risorse finanziarie destinate, si potrà procedere a finanziare eventuali investimenti ritenuti idonei, ma non finanziabili per mancanza di risorse
La spesa massima ammissibile realizzata da un singolo beneficiario è pari a € 3.000,00. Nel caso della presentazione di più domande di sostegno riferite a diversi regimi di qualità resta fermo il limite massimo complessivo annuale di € 3.000,00 (tremila) per soggetto |
Scadenza
| Tutte le istanze (domanda di sostegno, domanda di proroga, domanda di rinuncia, domanda di pagamento e domanda di voltura, nonché le integrazioni documentali, osservazioni e controdeduzioni al preavviso di rigetto) devono essere presentate ESCLUSIVAMENTE con trasmissione telematica attraverso l’apposito servizio on-line Le domande possono essere presentate a partire dal 19 maggio 2023 |
Ulteriori informazioni | D.G.R. 23-6880_Allegato (regione.piemonte.it) |
Servizio offerto da Tiziana Beghin, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
Disclaimer: Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.