I bambini sono bambini, a prescindere da come sono stati procreati, da come arrivano al mondo, dalla razza e dall’orientamento sessuale dei loro genitori.
I loro diritti vanno difesi senza se e senza ma.
Lo dico da mamma di tre figlie biologiche e due acquisite. Quello che sta succedendo in Italia è vergognoso: un governo di estrema destra sta facendo una guerra nascosta a famiglie, come la mia, solo perché sono diverse dalla mia.
Questa non è l’Europa che sogniamo, questa non è l’Europa che nei Trattati difende l’uguaglianza dei suoi cittadini e il rispetto dei loro diritti.
La risposta della Commissione a una nostra interrogazione va nella direzione giusta: riconoscere i diritti dei figli delle famiglie arcobaleno è una questione di giustizia sociale, ma anche di legalità. Il principio di sussidiarietà non c’entra nulla perché nessuno contesta il diritto di famiglia, ma si tutelano i diritti fondamentali.
Mi rivolgo al Commissario: non fermatevi qui. Utilizzate tutti i poteri previsti dai Trattati per arrivare al riconoscimento dei figli dei genitori dello stesso sesso.
Lottiamo insieme per un’Europa libera e aperta al prossimo.